Le attività di Ecopneus nell’ambito del Protocollo per la Terra dei Fuochi

Pubblicato il 18 Febbraio 2015 alle ore 15:10:41

Le attività di Ecopneus nell’ambito del Protocollo per la Terra dei Fuochi.

Il Protocollo per il prelievo straordinario di Pneumatici Fuori Uso nella Terra dei Fuochi sta dando risposte concrete ad un territorio che da troppo tempo vive una condizione di emergenza legata al fenomeno dei roghi di rifiuti.

Una incessante attività, partita nell’agosto 2013, che coinvolge ad oggi 14 Comuni del casertano e del napoletano, le Polizie Locali, le Aziende Municipalizzate ed Ecopneus, principale responsabile tra le società senza fini di lucro che operano nell’ambito del sistema nazionale di rintracciamento raccolta e recupero dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), in cui gestisce oltre il 70% di questi rifiuti generati e raccolti su tutto il territorio nazionale.

Ad oggi sono 420,4 le tonnellate di PFU recuperate dalla firma del Protocollo, equivalenti a oltre 46.000 singoli pneumatici vettura. I PFU rimossi dal territorio sono stati portati nei siti concordati con le Amministrazioni Comunali e da lì trasportate nelle aziende partner di Ecopneus per le successive fasi di trattamento.

Oltre il 97% dei PFU così raccolti sono stati recuperati come materia, trasformandosi in granulo e polverino di gomma per tante utili applicazioni, dai campi per lo sport agli elementi dell’arredo urbano come cordoli e protezioni, dagli asfalti “silenziosi” e che durano di più ai materiali insonorizzanti, isolanti e antivibranti. Il Protocollo prevede inoltre che la frazione migliore del polverino di gomma ricavato da questi prelievi venga messo a disposizione dei Comuni proprio per incentivare un “riciclo a Km 0”, a vantaggio dei comuni stessi e per mostrare come un rifiuto, se correttamente gestito, sia un valore e non una criticità.

Ad oggi le città di Napoli, Caivano, Caserta, Giugliano in Campania, Villa Literno, Trentola Ducenta, Vico Equense, Palma Campania, Mugnano di Napoli, Sant’Antimo, Somma Vesuviana, Maddaloni, Caiazzo e Portici hanno già potuto beneficiare delle attività previste dal Protocollo, mentre altri ancora sono i Comuni che stanno completando l’iter amministrativo.

Recentemente è stato inoltre presentato a Tufino un accordo tra sei Comuni (Camposano, Cimitile, Cicciano, Casamarciano, Visciano e Tufino, tutti nell’area del Nolano in Provincia di Napoli) che hanno trovato una soluzione comune per il conferimento dei PFU abbandonati nei rispettivi territori, per superare la criticità dell’assenza sia di centri autorizzati che di isole ecologiche. I PFU abbandonati saranno quindi raccolti dalle società incaricate dagli stessi Comuni e fatti convergere presso lo STIR di Tufino (un’area di trattamento rifiuti del Sistema Ambiente Provincia di Napoli), da cui saranno poi prelevati dalle aziende incaricate da Ecopneus.

“Il provvedimento annunciato a Tufino – ha commentato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneuspermetterà di dare ulteriore impulso alle attività di raccolta legate al Protocollo, sostenendo lo sforzo dei Comuni per il recupero del territorio, impegno cui Ecopneus continuerà a rispondere con efficienza e tempestività, per dare risposte concrete ed immediate ai cittadini. L’augurio è che anche altri Comuni seguano l’esempio dei sei Comuni del nolano”.

Per l’Incaricato del Ministro dell’Interno per la Terra dei Fuochi Donato Cafagnasi tratta di un’iniziativa di importante valore dal punto di vista ambientale; ci troviamo in un territorio che sicuramente non soffre criticità ampie come Acerra o Giugliano, fondamentale quindi continuare a tutelarlo attraverso attente operazioni di monitoraggio”.

Alle operazioni di rimozione dei PFU dalle strade, si aggiunge l’operazione di prelievo da Stock Storico che Ecopneus ha effettuato a Scisciano (NA) ad ottobre 2013 dove da oltre 22 anni erano accumulate 8.483 tonnellate di PFU, equivalenti a quasi 1 milione di pneumatici vettura, che ha costretto a lungo la popolazione a vivere a contatto con un potenziale disastro in caso di incendio. Il sito è stato svuotato grazie a risorse aggiuntive messe a disposizione da Ecopneus.

 

 Il protocollo per la raccolta straordinaria di Pneumatici Fuori Uso nella Terra dei Fuochi

Firmato dal Ministero dell’Ambiente, Ecopneus, l’incaricato del Ministro degli Interni per la Terra dei Fuochi, Prefetture di Napoli e Caserta ed i Comuni di Napoli e Caserta, il Protocollo prevede l’impiego di fondi per un totale di 3 milioni di Euro per interventi straordinari di raccolta di PFU nei Comuni della Terra dei Fuochi, nei Comuni delle province di Napoli e Caserta.

I fondi sono stati messi a disposizione da una parte dei Soci Ecopneus (nota 1), maturati come avanzi di gestione prima della loro adesione.

I Comuni, attraverso le società di raccolta da cui sono serviti, effettuano la raccolta sul territorio per concentrare poi i PFU in aree idonee al loro stoccaggio e successivo prelievo da parte di Ecopneus, che assicura il loro recupero di materia o come energia.

Tutto ciò mentre prosegue regolarmente la raccolta ordinaria e gratuita presso i punti di generazione di questi rifiuti (gommisti, stazioni di servizio, autofficine) in Campania, dove nel 2014 Ecopneus ha raccolto 22.956 tonnellate di PFU presso 2.646 gommisti, stazioni di servizio, autofficine ed ogni altro soggetto ove si effettui ricambio di pneumatici e si richieda l’intervento di Ecopneus.

 

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Nota 1: Soci Ecopneus coinvolti

B.R. Pneumatici spa, Bersangomme srl, Devalle Gomme snc, Fintyre, Gexpo spa, GRG Pneumatici srl, Laneve pneumatici srl, Mercedes-Benz Italia, Natale Illario, Parise Gomme snc, Pneus Sette srl, Pneusmarket spa, Pneusmarket Alpina spa, Ponente Gomme, R.G.S. pneumatici srl , Rossi Lamberto srl, Solideal Italia spa, Trelleborg W.S.I spa, Union Pneus Italia srl, Univergomme spa, Apollo Vredestein Italia spa, Zuin spa.